Pernigotti, ancora ombre sul piano industriale

Pernigotti, ancora ombre sul piano industriale

Ieri, 14 novembre, si è svolto al MISE il tavolo sulla crisi Pernigotti dove Toksoz (la proprietà) ha presentato le linee guida del nuovo piano industriale 2020-2024 che prevede anche il trasferimento di produzioni dalla Turchia.

Attorno al tavolo la Sottosegretaria Alessandra Todde e il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, in rappresentanza del Ministero del Lavoro, l’Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, i rappresentanti del Comune di Novi Ligure, dei lavoratori dell’azienda e dei Sindacati.

Cristina Cazzulo ci presenta la situazione.

In apertura dell’incontro sono state ricordate le tappe del percorso di reindustrializzazione dello stabilimento di Novi Ligure.
La chiusura del sito, infatti, è stata rivista dopo che il gruppo Toksoz ha sottoscritto un accordo con il gruppo Optima per la cessione del ramo gelati.
Il piano illustrato prevede di trasferire a Novi Ligure le produzioni di creme e tavolette attualmente realizzate in Turchia e, forse, anche la produzione degli ovetti in questi anni affidati a ditte esterne.
Si parla quindi di investimenti sullo stabilimento produttivo, anche se si fa menzione di una necessaria riorganizzazione delle attività.
Gli investimenti dovrebbero avvenire anche sul personale aziendale, ma viene richiesto l’intervento tramite ammortizzatori sociali, per i quali il Ministero del Lavoro convocherà a breve le parti per l’accesso alla Cigs per crisi aziendale e riorganizzazione, cambiando la causale della precedente Cigs per cessazione. Quindi non si tratterà investimenti immediati sostenuti da Toksoz, bensì si prospetta una situazione che vedrà posticipato il rientro occupazionale totale e che dovrà essere sicuramente monitoriato.
Il piano non convince in alcuni punti, in quanto l’azienda non ha portato dati sull’entità degli investimenti che dovranno alimentarlo e sono rimandati a una data non indicata gli incontri tecnici per lo scambio delle informazioni sulle risorse finanziarie necessarie e sui piani di produzione.
Inoltre bisogna verificare se funzionerà il coinvolgimento richiesto alla ditta Spes di Torino e al gruppo Optima e se ciò porterà ad un effettivo aumento nella produzione.
In definitiva, è positivo il ritorno delle linee di produzione dalla Turchia e il cambiamento di politica industriale di Toksoz, ma manca ancora la chiarezza sulla sostenibilità del progetto e sull’effettivo reinserimento di tutti i lavoratori nell’attività.

[Cristina Cazzulo]

Davide Serafin

Di Alessandria. Ha scritto gli ebook '80 euro di Ingiustizia Sociale' – 2016, V come 'Voucher – La nuova frontiera del precariato' – 2016 e 'Il Volo dei Gufi' - 2018, raccolta degli articoli scritti per i Quaderni di Possibile negli anni (2015-2018) - www.ilvolodeigufi.com - www,giustapaga.it - twitter: @yes_political
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