In Belgio Deliveroo ha convocato in giudizio due dei suoi fattorini. La notizia è stata divulgata sabato scorso da Sudpresse e ripresa da Rtbf, la radio-televisione belga di lingua francofona. L’intenzione della società fondata da Will Shu è quella di sfidare il parere della Commission Administrative de règlement de la relation de travail (CRT, FPS Social Security), che ha ritenuto i fattorini come lavoratori subordinati. La società ha richiesto la convocazione dei due fattorini in tribunale, nell’ambito del dibattimento relativo al ricorso avviato contro il parere di CRT.
A gennaio, Deliveroo decise di interrompere il rapporto con la cooperativa SMart, mediante la quale erano state pattuite migliori condizioni per i ciclo-fattorini (retribuzione minima e assicurazione sociale), e di adottare solo lavoratori autonomi. Il modello mutualistico di SMart è quello delle cosidette umbrella-company, tanto sponsorizzate in Italia da Pietro Ichino il quale – qualche settimana fa – ne cantava le lodi senza sapere che il medesimo caso citato (SMart + Deliveroo) era stato fatto fallire dalla stessa società inglese. Dopo quella decisione, annunciata alla fine del 2017, un fattorino di Deliveroo, tramite il suo avvocato, Antoine Chomé, ha sottoposto il nuovo contratto di lavoro (che prevede la retribuzione a cottimo e l’inquadramento come lavoro indipendente) alla CRT.
«Deliveroo ha fatto ricorso contro il parere espresso da CRT perché quest’ultimo non ha consultato Deliveroo prima di emettere il suo parere», ha affermato – secondo Rtbf – Mathieu Lophem, manager di Deliveroo.
Il solo obiettivo di Deliveroo è quello di procedere ad un’analisi obiettiva e completa del suo modello e Deliveroo è sicura che i tribunali giudicheranno tale modello perfettamente legale, come è già avvenuto in Francia e nel Regno Unito nel 2017.
Seguite l’evolversi della vicenda sulla pagina di Collectif des coursier-e-s / KoeriersKollectief, il collettivo che raduna i ciclo-fattorini fra Belgio ed Olanda.