Del salario non si sa nulla. Non pervenuto. Sebbene (quasi) tutte le offerte politiche presentate alle elezioni del 4 Marzo scorso contenessero un – a volte vago – riferimento ad aumenti salariali, il salario non sembra mai essere riemerso dal magma bollente dell’agenda politico-elettorale.
Invece è stato il reddito. Di cittadinanza o di inclusione. Agevolato dai bonus o dalla Flat Tax. Il reddito ha tenuto il palco. Come se non ci fosse alcuna differenza nella sua origine.
Se il salario – in quanto argomento della discussione pubblica – è scomparso, allora occorre mettersi alla sua ricerca. Come in un’indagine, con la cassetta degli attrezzi che non può mancare in queste occasioni (i dati, i numeri, il metodo d’analisi che chi scrive riprenderà dall’esperienza de Il Volo dei Gufi), con la finalità ultima di poter definire per davvero cos’è la giusta paga.
Giusta Paga. Un libro, ma allo stesso tempo un’occasione per parlare del salario scomparso.
Una campagna permanente per l’aumento del salario, per l’aumento delle retribuzioni di chi lavora. Per potenziare i controlli sul lavoro, perché sia sempre garantita la sua dignità, perché non esistano cottimo e sfruttamento, perché chi lavora non sia povero, perché si affermi una vera parità retributiva.
Un luogo di studio e di denuncia, di informazione e di proposta, promosso da Possibile ma aperto a tutte e tutti.